Incrocio di San Vitale

                     
Questo incrocio, dove si incontrano via della Madonna, via Puccini e corso Gramsci, è conosciuto dai pistoiesi come "incrocio di San Vitale", nome che deriva dalla chiesa omonima posta in angolo. Anche se oggi è un luogo che ha tutti i caratteri della moderna urbanizzazione, qui si possono trovare segni e memorie dell'antica Pistoia. Il lungo rettilineo, costituito dalle vie Puccini, della Madonna e degli Orafi, che porta direttamente nel cuore antico della città, la Piazza del Duomo, corrisponde al tracciato dell'antica strada consolare Cassia, realizzata dai Romani nel II secolo a.C., al tempo della guerra contro i Liguri. Su questa via, che collegava Firenze, Lucca e Luni, sorse Pistoria, toponimo che deriva probabilmente dal latino pistores, ossia "fornai", con evidente riferimento al ruolo della città nell'approvvigionamento delle truppe. Da accampamento, caratterizzato dalla planimetria geometrica basata sulle due assi principali, il cardo e il decumano, quest'ultimo coincidente con la via Cassia, Pistoia divenne un oppidum, cioè una città cinta da mura, che venne completamente distrutta durante l'invasione dei Goti di Radagaiso e fu successivamente ricostruita. L'assetto attuale della città ha origini medievali, come dimostrano le tre cinte murarie il cui segno è ancora ben leggibile all'interno del tessuto urbano. Infatti, a ben guardare, nel tracciato delle vie e in ciò che rimane delle antiche pietre, si distinguono ancora i resti delle cerchie murarie che hanno difeso nei secoli, la cittadella longobarda e successivamente il libero Comune.
Se la prima cerchia di mura, risalente al VIII secolo, racchiuse una superficie limitata intorno a piazza del Duomo, una nuova cerchia, edificata nel XII secolo, quadruplicò il territorio cittadino. Proprio dall'incrocio di San Vitale, lungo il corso Gramsci, è documentato il tracciato di questa seconda cinta, che fu completamente distrutta dopo l'assedio del 1306 da parte dei Fiorentini e dei Lucchesi. L'ultima cerchia di mura fu costruita nel XIV secolo, includendo i grandi complessi conventuali, i borghi lungo le principali direttrici viarie e, soprattutto, una serie di orti, rimasti inalterati fino agli inizi del Novecento. Questa cinta trecentesca venne potenziata nel Cinquecento, quando Pistoia faceva parte ormai da tempo del Granducato di Toscana, con la costruzione dei bastioni fortificati e della Fortezza di Santa Barbara. Anche dall'"incrocio di San Vitale" i pistoiesi hanno potuto assistere durante i secoli al Palio dei Barberi, una spettacolare corsa di cavalli, fatta in onore del patrono cittadino, San Jacopo, il 25 luglio, una tradizione che, anche se con modalità diverse, si è mantenuta viva fino ad oggi.

                     
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