Piazza della Sala |
Piazza della Sala: Tradizionale cuore commerciale della città, il quartiere della Sala ruota intorno all'omonima piazza così chiamata perchè in epoca longobarda vi sorgeva la Sala (curtis domini regis), cioè il palazzo del gastaldo, governatore della città. In età comunale (secc. XI-XIII) la Sala diventa il centro degli scambi ospitando il mercato di generi alimentari e le botteghe artigiane. La vocazione commerciale trova testimonianza nella toponomastica delle strade e delle piazze: via del Cacio, via di Stracceria, sdrucciolo dei Cipollini, via dei Fabbri, via degli Orafi, via del Lastrone, dalla grande pietra su cui anticamente veniva venduto il pesce. A metà del '400 la piazza viene lastricata e sul finire del '500, ormai insufficiente ad accogliere il mercato, viene realizzata una nuova piazza abbattendo un isolato vicino, recuperando così un'area da adibire a mercato degli ortaggi. A fine '800 fanno la loro comparsa i banchi in metallo realizzati dalle Officine Michelucci, sostituiti da nuove strutture in muratura nel 1937. Nel secondo dopoguerra, dopo i danni dei bombardamenti aerei, gli esercizi commerciali sono ospitati in un edificio in cemento costruito al centro della piazza. Nel 1986, a seguito di interventi di restauro e recupero, la piazza ha ripreso il suo aspetto originale. Qui e nelle principali vie sono ancora presenti molti negozi che conservano il caratteristico aspetto medioevale con gli sporti in legno, i banconi esterni in muratura per l'esposizione delle merci e le tettoie. Ancora oggi si anima ogni mattina con i numerosi e colorati banchi all'aperto di frutta e verdura e le sue vie sono ricche di negozi, botteghe, caffè e ristoranti. Nella piazzetta dell'Ortaggio era situato l'ingresso del ghetto degli ebrei, di cui vi sono notizie documentarie fin dal sec. XVIII. Al centro della piazza, dal 1996, si trova la scultura in bronzo Giro del sole opera dell'artista pistoiese Roberto Barni. |
Pozzo del Leoncino: Situato al centro della piazza, il pozzo rinascimentale è opera di Cecchino di Giorgio che, nel 1453, modificò il precedente, più modesto; il parapetto circolare e le due colonne sormontate dall'architrave decorato con gli scudi delle famiglie Capponi, Ridolfi, Da Diacceto e con gli emblemi dell'Opera di S. Iacopo (bordone e nicchio) resero il nuovo pozzo degno dell'importante piazza. Nel 1529 fu collocato sull'architrave il Marzocco fiorentino, leone in pietra che tiene la zampa sinistra sopra lo stemma della città. |
Palazzo del Capitano del Popolo: L'edificio della fine del sec. XIII è il risultato di diversi interventi architettonici che ne hanno modificato i tre nuclei costitutivi: la torre angolare, la casa-torre e un corpo di fabbrica più basso di cui rimangono tracce nelle grandi finestre a bifora. Oggi è adibito a usi privati e commerciali. |
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