Piazza dello Spirito Santo

                     
Piazza dello Spirito Santo:

Nel sec. XVII furono costruiti in questo luogo la chiesa e il convento dei Gesuiti e la piazza fu ingrandita nel secolo successivo abbattendo un intero isolato per realizzare il sagrato della chiesa. Vi si affacciano alcuni antichi palazzi nobiliari e nel 1939 vi fu collocato il monumento al Cardinale Niccolò Forteguerri, precedentemente posto in piazza del Duomo, opera di Cesare Sighinolfi (1863) realizzata con un ingente lascito di Niccolò Puccini. Dal sec. XX la piazza, che già nell'800 ospitava venditori ambulanti, si specializza e caratterizza nella vita cittadina come sede del mercato delle scarpe, in continuità con i vicini mercati di piazza del Duomo e della Sala.

Chiesa dello Spirito Santo

La costruzione, su progetto del gesuita Tommaso Ramignani, viene iniziata nel 1647 e consacrata nel 1685. Inizialmente dedicata a Sant'Ignazio di Loyola e appartenuta ai Gesuiti fino alla soppressione dell'ordine, nel 1773 viene affidata alla Congregazione dello Spirito Santo. Presenta un interno semplice a navata unica, secondo la sobria tipologia usata nelle chiese dell'Ordine, e quattro cappelle laterali ornate da tele dei secc. XVII e XVIII; sulla parete sinistra si trova il monumentale organo del fiammingo Guglielmo Hermans (1664), con la cassa riccamente intagliata e dorata. L'altare maggiore, interamente rivestito in 39 marmi policromi - eseguito per volere della famiglia Rospigliosi, principale committente della chiesa - è progettato da Gian Lorenzo Bernini e ospita una pala con L'Apparizione di Cristo a Sant'Ignazio di Pietro Berrettini da Cortona (1668). Un lungo periodo di abbandono aggravato da dissesti strutturali ha danneggiato la chiesa, poi restaurata e riaperta nel 1988.

Palazzo Rospigliosi Pallavicini:

originariamente di proprietà degli Ammannati - che vi tenevano il "banco", fallito nel '300 per l'insolvenza di Papa Benedetto XI e del re d'Inghilterra - passò poi alla famiglia di Papa Clemente IX Rospigliosi. L'edificio, composto da due fabbricati di epoche diverse (secc. XIII-XIV e secc. XVI-XVII), conserva una cappella seicentesca con affreschi di Giovanni da San Giovanni (1633) raffiguranti Storie di S. Caterina d'Alessandria, in onore di Caterina Rospigliosi, madre del papa.

                     
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